Emilio Brentani, scrittore triestino in crisi creativa, vive con la sorella Amalia. Esausto della monotonia della propria vita si butta a capofitto nell’amore per la giovane e bella Angiolina. La differenza d’età e di carattere porta i due a continui litigi e reciproche incomprensioni mentre la sorella cerca di farsi sposare da un mondano artista locale.
Completamente girato a Trieste, con la presenza di Claudia Cardinale, il regista mostra gli angoli della città descritti da Italo Svevo. Si riconoscono il Molo Audace, la Vecchia Pescheria, il Canal Grande. Di grande interesse l’edificio a sei piani in via Lamarmora al civico 34, conosciuta come la “Casa Alta” in cui il poeta triestino Virgilio Giotti trascorse molti anni della sua vita. La produzione voleva ambientare la pellicola a Venezia, ma ciò non avvenne grazie alla forte opposizione di Letizia Fonda Savio, figlia di Italo Svevo, la stessa che nel XXX grazie alla generosa donazione di oggetti e carte del padre permette l’apertura del Museo Sveviano, oggi ospitato nell’edificio di via Madonna del Mare 13.
Senilità ridiede luce alla città di Trieste, ma la vera attrazione fu senz’altro Claudia Cardinale. Il suo talento e la sua bellezza non passarono inosservati, e non fermarono gli spettatori curiosi nemmeno durante le riprese sotto la pioggia. Tanto che sul giornale, in quei giorni, si leggeva “Piove, ma la calca non diminuisce. Potrebbero piovere mattoni, ma nessuno si muove”.
Claudia Cardinale, con il suo caschetto nero mentre recita sotto la pioggia, divenne così l’icona del cinema triestino.
Anno
1962
Regia
Mauro Bolognini
Sceneggiatura
Mauro Bolognini, Tullio Pinelli, Goffredo Parise
Attori
Claudia Cardinale, Anthony Franciosa, Philippe Leroy, Betsy Blair