Checco rifiuta il reddito di cittadinanza e prova ad aprire un sushi restaurant nel cuore delle Murge pugliesi. Dopo il fallimento, decide di fuggire dai creditori e dal fisco “là dove è possibile continuare a sognare”: ossia in Africa, dove si improvvisa cameriere per un resort esclusivo. Lì incontra Oumar, cameriere con la passione del cinema di Pasolini, e la bella Idjaba con il figlio Doudou. Improvvisamente scoppia la guerra e inizia un lungo viaggio per emigrare, anche se Checco non punta all’Italia ma ad uno di quei Paesi europei in cui le tasse e la burocrazia sono meno pressanti che in Italia.
“Tolo tolo” è l’espressione usata da un bambino africano quando, nel film, incontra per la prima volta il personaggio interpretato da Checo Zalone. Tra le location vi sono i punti di interesse principali di Trieste: Piazza Unità, Ponterosso, Scala Reale e le rive. Una delle scene inquadra il famoso Canal Grande… non si tratta di Venezia bensì di Trieste, anche se l’architetto in effetti era un veneziano, Matteo Pirona. Questo canale fu realizzato tra il 1754 e il 1756 nel cuore del Borgo Teresiano al posto delle saline. L’obiettivo era permettere alle imbarcazioni di giungere direttamente fino al centro della città per scaricare e caricare le loro merci: Trieste era infatti il porto strategico dell’Impero austroungarico. Si dice che con l’interramento della parte finale del canale sia stata sepolta anche una piccola nave torpediniera. Ad oggi questo punto è uno dei più fotografati di Trieste, su cui si affacciano palazzi, chiese e Caffè storici.
Anno
2019
Regia
Checco Zalone
Sceneggiatura
Luca Medici e Paolo Virzì
Attori
Souleymane Sylla, Manda Touré, Nicola Nocella, Barbara Bouchet, Nicola Di Bari