Trieste: una città ponte tra l’Europa occidentale, centro-meridionale e orientale, che fonde caratteri mediterranei e mitteleuropei. Palcoscenico ideale per raccontare storie variegate. I registi che non la conoscono ne rimangono stregati, gli altri vi ritornano. Per le grandi produzioni internazionali è ambiente ideale per ricreare paesaggi inglesi, russi, americani, libici. Trieste affascinante e oscura, solare e insolita, provinciale e internazionale, a volte invisibile ma capace di bucare lo schermo. Trieste città di architetture, di mare e di tramonti, sferzata dalla Bora. Una città che insieme al grande fascino del passato mantiene una struttura industriale, che la rende ricca di contraddizioni.
E poi il territorio della provincia, che comprende i comuni di Duino-Aurisina/Devin Nabrežina, Monrupino/Repentabor, Muggia, San Dorligo della Valle/Dolina e Sgonico/Zgonik, dove, in pochi chilometri, si possono vivere esperienze culturali, enogastronomiche, sportive e ricreative difficilmente riscontrabili in ambiti così ristretti. A Trieste si vive Cinema tutto l’anno. Da luglio a gennaio, numerosi Festival di rilievo internazionale (Trieste Film Festival, ShorTS, I mille occhi, il Festival del cinema Latino Americano e Trieste Science+Fiction) animano la vita cittadina. Qui è stato inaugurato il 1° corso universitario di Storia del cinema in Italia, qui hanno visto i natali molti uomini “di cinema”.
Qui ha sede l’Associazione Casa del Cinema, anello di congiunzione tra le realtà cinematografiche del territorio triestino che integra attività, esperienze, competenze e patrimoni.
Per valorizzare tutto questo, inserito in un progetto promosso da Casa del Cinema di Trieste, in partenariato con la Delegazione FAI di Trieste, l’ Ordine degli Architetti PPC della provincia di Trieste, l’Associazione Kinoatelje, Lister Sartoria Sociale e finanziato dalla Provincia di Trieste, nel 2016 è nato il percorso Esterno/Giorno.
Il percorso raccoglie una selezione di film, fiction, videoclip e spot girati tra Trieste e la sua provincia. I contenuti di questo percorso sono disponibili anche in lingua slovena.
Info www.casadelcinematrieste.it
Amore, bugie e calcetto
Palla al centro, fischio dell’arbitro, un’ora di battaglia. Per sette amici è il classico giovedì sera: c’è la partitella amatoriale di calcetto. Loro in campo e le mogli sugli spalti, in campo come nella vita, dove più di qualcuno dovrà rivedere il proprio ruolo dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Oltre a Piazza Unità e le Rive, la pellicola svela angoli meno noti o nascosti di Trieste come l’oratorio Don Bosco e quello di Santa Rita, il palazzetto di Chiarbola, che fino all’inaugurazione del Palatrieste fu il più importante della città e un negozio d’antiquariato in via Felice Venezian.
Audi A4 Quattro Edition
Due gli episodi della campagna pubblicitaria girati a Trieste. Il primo al Boschetto, ovvero il Parco Farneto: 915.400 mq, che sovrastano il rione di San Giovanni e si estendono da San Luigi a Melara fino al Rio Farneto. Nonostante le guerre, le gite domenicali al Boschetto erano una consuetudine dei triestini. Il Parco, ristrutturato nel 2000 con il recupero dei sentieri storici e la creazione di aree di sosta, è aperto al pubblico e ben servito dai mezzi pubblici. Il secondo episodio è girato sul Molo Audace con un reporter alla ricerca della Bora, che sfortunatamente non trova. Il Molo
Broken
Broken è il primo singolo estratto dal quarto album della cantautrice Elisa Toffoli. La canzone, dalle sonorità decisamente acustiche, esce nelle radio ed entra subito nella Top five dei singoli più venduti in Italia. Il video-clip è girato nell’autunno del 2003 tra Grado, Monfalcone (terra natia della cantante) e Trieste, dove si riconosce il Molo Audace, in origine Molo San Carlo. Lungo 246 metri, con il tempo il molo perde la sua funzione mercantile e diventa meta di passeggiate suggestive “dentro” il mare e punto di attracco di imbarcazioni di passaggio o di splendide barche a vela durante la Barcolana.
Commissario Laurenti
Trieste, luogo dove la letteratura permea ogni angolo della città. Qui hanno vissuto, frequentato i caffè letterari e lasciato la propria testimonianza scrittori come Italo Svevo, James Joyce, Umberto Saba, Virgilio Giotti, Scipio Slataper, Bobi (Roberto) Bazlen, Giani Stuparich, Carlo Stuparich, Silvio Benco. Scrittori che hanno respirato l’atmosfera multiculturale della Trieste dell’epoca (Otto-Novecento) e che l’hanno portata nei loro scritti. E’ a Trieste che Joyce ricostruisce, in buona parte, la Dublino dell’Ulysses, ed è la vita quotidiana di Svevo a Trieste che traspare dai suoi libri. Nel panorama letterario contemporaneo, oltre a scrittori di lingua italiana come Claudio Magris, si
Dea Musica
Dea musica di Piero Pelù, dall’album “Soggetti smarriti”, è girato nel 2004 interamente a Trieste nel complesso di Rozzol Melara. Il video parla di un Paese con un regime totalitario dove la musica è bandita. L’esercito perquisisce ogni abitazione, distruggendo o bruciando qualsiasi cosa legata alla dea musica.Il rione di Rozzol Melara è chiamato “il quadrilatero”. Si tratta di un’enorme costruzione di cemento armato costruita negli anni settanta secondo le teorie socio-architettoniche di Le Corbusier. Il complesso conta 468 appartamenti e 2500 residenti e negli intenti dei progettisti doveva essere una sorta “villaggio indipendente” con negozi, scuole, farmacie. Anno 2004
Diana, la storia segreta di Lady D
Il film si concentra in particolare sugli ultimi due anni di vita della Principessa di Galles e su come, attraverso volontariato, lotte sociali e campagne umanitarie, abbia scoperto il significato della felicità e raggiunto il consolidamento della fama che l’ha resa amata dal popolo britannico e da tutto il mondo. Naomi Watts, nei panni di Lady D, è sbarcata a Trieste dove sono state girate alcune scene. Qui è stata ricreata la notte parigina del 31 agosto 1997: Piazza Unità d’Italia è diventata Place Vendôme e lo storico “Caffè degli Specchi” è stato trasformato nell’Hotel Ritz di Parigi, dal quale
Diverso da chi?
Piero è un giovane politico omosessuale innamorato di Remo, con il quale convive. Quando si candida alle elezioni comunali gli viene affiancata Adele, una collega moderata e tradizionalista. Il rapporto tra i due si trasforma presto in una forte attrazione. Remo si ritroverà a essere il terzo incomodo. Entusiasta della versatilità e della bellezza del territorio, Cattleya sceglie Trieste come location: il Canal Grande, il mercato coperto, la sala del Consiglio comunale, le Rive e il Grand Hotel Duchi d’Aosta, dove nel 1768 fu assassinato J.J. Winckelmann, archeologo, storico dell’arte e uno dei padri del neoclassicismo. Infine uno sguardo ai
Giulia e Giulia
In un incidente durante il viaggio di nozze, Giulia perde l’uomo appena sposato. Sei anni dopo torna a Trieste e la sua esistenza subisce uno sdoppiamento, tra la vita reale e quella che avrebbe potuto essere. A vestire i panni dell’amante della protagonista riconosciamo un giovane Sting. La prima scena è ambientata sulla Strada Belvedere oggi considerata la pista ciclabile lagunare più lunga in Europa che collega Grado e Aquileia. Molti interni vengono girati a Trieste all’Hotel Savoia: considerato il più elegante albergo dell’Impero austro-ungarico, ancora oggi dalle sue finestre si può ammirare una vista formidabile delle Rive e del
Hugo Boss Orange Eyewear
Lo spot, girato interamente a Trieste per la campagna titolata del noto marchio “See New Shapes, Take New Roads”, mostra la città da un’altra prospettiva, alla ricerca di dettagli e forme inaspettate. Vi si riconoscono tra le altre viale XX Settembre, i vicoli del quartiere di Cavana, il sottopassaggio della stazione ferroviaria, via San Nicolò e il Tempio Mariano di Montegrisa che con la sua mole domina Trieste e il suo golfo. Luogo di preghiera e di culto dal 1959, con la sua imponenza e sobrietà sembra sbocciato dalla viva roccia del costone carsico e dal verde dei pini che
Il corriere diplomatico
Thriller ambientato dopo la fine della 2° Guerra Mondiale su un treno Salisburgo-Trieste dove agenti statunitensi e sovietici si contendono un prezioso documento microfotografato nascosto in un orologio d’oro. Tra le prime inquadrature, la Stazione Centrale di Trieste. Di fronte all’entrata principale oggi c’è Piazza della Libertà, con il monumento dedicato all’imperatrice Elisabetta: realizzato in bronzo e marmo di Carrara alla fine dell’Ottocento con i fondi raccolti spontaneamente dalla cittadinanza affranta per la morte dell’amata Sissi. Una delle scene più famose è un inseguimento lungo le gradinate del Teatro Romano, le stesse che nel I secolo a.c. potevano ospitare fino
Il Padrino – Parte II
Nel 1901 Vito Andolini un giovane ragazzetto siciliano, raggiunge gli Stati Uniti dove per una svista prende il nome di Vito Corleone. In poco tempo, nella Little Italy Newyorkese crea un impero fondato sulle case da gioco e sulla prostituzione. Il figlio Michel diventa il nuovo Padrino, ma il potere farà di lui un uomo solo. Trieste per un giorno diventa New York. Coppola gira le scene dello sbarco a Ellis Island, con i controlli sanitari degli immigrati, nella ex Pescheria Centrale sulle Rive triestine, battezzata “Santa Maria del Guato” per la sua forma simile a una chiesa. Questa sede,
Il Paziente inglese
Durante la seconda guerra mondiale un giovane pilota ungherese viene ritrovato sfigurato dalle ustioni. Di lui non si conoscono né il nome né il passato. Per tutti è il paziente inglese. Viene accudito da Hana, giovane infermiera inglese, in un vecchio monastero diroccato dove tutto acquisterà un senso e un nome. In una breve scena il regista Minghella utilizza la zona del Porto Vecchio di Trieste per rappresentare il porto di Tobruk, in Nordafrica, nel giugno del 1942 quando viene conquistata dai tedeschi. Oggi Porto Vecchio è ancora in attesa di riqualificazione ed è accessibile al pubblico solo per raggiungere
Il ragazzo invisibile
Michele, 13 anni, impopolare a scuola, non eccelle nello sport, ama Stella ma sembra che lei nemmeno si accorga di lui, vive in una tranquilla città sul mare. Ed è proprio a Trieste che il premio Oscar Salvatores gira l’intero film, non escludendo di ambientare qui anche il sequel. Tra le location segnaliamo quelle meno note come Piazza Barbacan, dalla quale si può ammirare l’Arco di Riccardo, una delle porte romane di Trieste risalente I secolo a.C.. Oggi la piazza accoglie piccoli bistro e ristoranti. Oppure il Passaggio Joyce, una passerella in vetro, acciaio e pietra d’Istria inaugurata nel 2013.
Ilaria Alpi – Il più crudele dei giorni
Storia dell’inviata del TG3, Ilaria Alpi interpretata da Giovanna Mezzogiorno, uccisa in un agguato a Mogadiscio il 20 marzo 1994. La pellicola ricostruisce l’ultimo mese di vita della giornalista e dell’operatore della Videoest di Trieste, Miran Hrovatin, freddati da un sicario mentre erano impegnati in un reportage in Somalia. Orgnani, mezzo friulano, gira la prima parte di pellicola a Trieste colpito dalla grandissima varietà e fascino della location. Una settimana di riprese che ha visto la parte vecchia del Porto Nuovo di Trieste trasformarsi nel porto di Spalato. Il Premio internazionale Marco Lucchetta, organizzato da Fondazione Lucchetta Ota D’Angelo Hrovatin
La Coscienza di Zeno
La Coscienza di Zeno è un film-tv tratto dall’omonimo romanzo di Italo Svevo. Ripercorre con fedeltà il romanzo, analizzando la psicologia di Zeno Cosini, “malato” e inetto a vivere. Attraverso molteplici tentativi, Zeno cerca la via della guarigione, ottenendo solo effetti controproducenti. Girato completamente a Trieste, terra natale dello scrittore, il film riesce a immortalare gli angoli più nascosti e affascinanti della città. Per gli amanti della letteratura e in particolar modo dei libri e dei personaggi di Italo Svevo, passeggiare per le vie di Trieste sarà come essere protagonisti dei suoi romanzi. Alcuni tra i set: la strada Napoleonica,
La forza del passato
Sergio, quarantenne scrittore di libri per bambini, vive nel “suo” mondo, completamente ordinato. Dopo la morte del padre, uno strano personaggio irrompe nella sua vita rovesciando tutte le sue sicurezze e lasciandolo con profondi dubbi irrisolti. Il regista sceglie Trieste per il suo passato e la sua storia. Quale miglior luogo per rappresentare un territorio di frontiera, di passaggio e di spie? Ne esce una città più vissuta e meno da cartolina. Tra le location da citare Grado, l’isola del sole e il Cimitero di Sant’Anna di Trieste. Tra i suoi viali si trovano, quasi come un museo a cielo
La migliore offerta
Il protagonista del film, Virgil Oldman, é un genio eccentrico, esperto d’arte, apprezzato e conosciuto in tutto il mondo. La sua vita scorre al riparo dai sentimenti, fin quando una donna misteriosa lo invita nella sua villa per effettuare una valutazione. Sarà l’inizio di un rapporto che sconvolgerà per sempre la sua vita. Le musiche sono di Ennio Morricone. Tornatore sceglie ancora Trieste: il Palazzo della Prefettura e della Camera di Commercio, Piazza Oberdan e la zona di Largo Panfili dove si trova la Chiesa Evangelica Luterana. Scelta anche l’ITIS, azienda pubblica di servizi alla persona, storica Istituzione fondata nell’800
La ragazza e il generale
Nel corso della prima guerra mondiale, dopo la disfatta di Caporetto, il soldato Tarasconi cattura un generale austriaco nemico. Aiutato dalla giovane Ada, una contadina del luogo, Tarasconi decide di portarlo ai suoi superiori per ottenere la medaglia d’oro e il premio di 1000 lire. Tra i tre s’instaura una strana amicizia. Gli esterni del film sono stati girati sul Carso triestino vicino a Pesek e in Val Rosandra, in Val Resia, a Cividale, a Pertegada di Latisana, a Palazzo dello Stella e Venzone, cittadina che dopo il terremoto diventò una specie di teatro di posa permanente ideale per girare
La Sconosciuta
Irena è “la sconosciuta”, ex prostituta ucraina approdata nel nord Italia per fuggire da fantasmi e incubi del passato. Irena trova lavoro come domestica in una famiglia di orafi, gli Adacher, e un appartamento dove vivere. Si conquista la loro fiducia occupandosi della piccola Tea, ma un ritorno improvviso del passato è alle porte. Il regista sceglie Trieste affascinato dalla magia, dalla luce particolare e dal mistero che avvolge la città. Interamente girato a Trieste, spicca tra le location il Palazzo delle Assicurazioni Generali, interessante testimonianza architettonica dell’Ottocento triestino. Nella Sala del Consiglio, detta anche dei cimeli, sono custoditi la
Madre Teresa
“Madre Teresa” è una mini-serie televisiva in due puntate andate in onda su RaiUno che ripercorre le tappe fondamentali della vita della suora, dalla sua città natale fino al racconto dell’estenuante lavoro con i poveri di Calcutta e nel resto del mondo poi. La fiction, interpretata da Olivia Hussey, è stata girata anche in Friuli Venezia Giulia. Il regista Fabrizio Costa sceglie Trieste e Pordenone come set. Trasforma così il Teatro Verdi e il Palazzo della Prefettura di Trieste nel Nobel Institute di Oslo, dove Madre Teresa ritirò l’omonimo premio per la pace. Valvasone, cittadina in provincia di Pordenone diventa
Mercedes Benz S-Class Coupé
Sono le strade di Trieste a fare da sfondo allo spot, che però non abbiamo visto in Italia. L’elegante e moderna vettura sfila, alle prime luci della mattina, sul lungomare cittadino fino a una Piazza dell’Unita d’Italia, piena di specchi e riflessi. Tra le immagini si coglie l’imbocco della Galleria Sandrinelli che attraversa il colle di Montuzza. Sopra di essa la Scala dei Giganti, detta “dei frati”. Ancora oggi sulla scalinata vi si trova una fontana: una semplice conca dalla quale si eleva il simbolo di un fascio tagliato a solchi in tre parti destinate a raccogliere l’acqua tricolorata nelle
Nora
Tratto dal romanzo di Brenda Marrox, il film narra la storia d’amore tra James Joyce e Nora Barnacle, giovane e vivace cameriera. Dopo un primo incontro a Dublino, la passione dei due esplode e decidono di scappare a Trieste alla ricerca di fortuna e libertà. Una vita sentimentale molto difficile dove solo l’amore e la devozione della giovane donna potranno salvare il talento di Joyce. Come si fa a girare un film su Joyce senza utilizzare Trieste come set? Impossibile! Il regista irlandese la sceglie per girare la pellicola cogliendo gli scorci di una città che ogni giorno respira Letteratura.
Rebecca la prima moglie
Jennifer, giovane dama inglese, sposa il nobile vedovo Max De Winter e si trasferisce nel suo castello di Menderley. Qui si scontra subito con il fantasma di Rebecca, la prima moglie di Max, e la signora Danvers, la collaboratrice domestica che vive nel ricordo della defunta. Composta da due puntate, la fiction di RaiUno con Alessio Boni e Cristiana Capotonti, è un remake dell’omonimo film di Alfred Hitchcock, tratto dal romanzo scritto nel 1938 da Daphne du Maurier. La pellicola è ambientata tra Montecarlo e l’Inghilterra ma in verità il castello di Menderley non è altro che il castello di
Se ne dicon di parole
Giuliano Palma in barca nel Golfo di Trieste. Non ci credete? L’artista gira questo video-clip tormentone radiofonico nel 2008. L’incipit del video è girato all’ex Casa del Lavoratore Portuale, trasformata per l’occasione in casa discografica; oggi ospita le principali associazioni che si occupano di cinema a Trieste. Sempre in città si riconoscono inoltre Galleria Protti, galleria commerciale in centro città, Corso Italia, Via Mazzini, la Strada Costiera, costruita negli anni ’20 del 1900 e una delle principali vie d’accesso alla città. E poi il Golfo di Trieste dove ogni anno, la seconda domenica di ottobre, si disputa la famosa “Barcolana”,
Semplici emozioni
Quarto e ultimo singolo estratto dall’album “Un’altra direzione”, la canzone “Semplici emozioni” di Nek si presenta come brano pop rock. Il pezzo tratta di un amore interrotto e malinconico. Quale miglior posto se non Trieste per girare il video-clip? Realizzato nel mese di maggio, nel video si riconoscono gli scorci più suggestivi della città, come il Molo Audace, il Porto Vecchio, la stazione ferroviaria di Campo Marzio la scalinata della sede centrale dell’Università degli Studi di Trieste. Quest’ultimo edificio, inaugurato nel 1950, si caratterizza per la sua architetura monumentale e domina la città dalle pendici del Monte Valerio. Il progetto
Sempre di Domenica
“Sempre di Domenica”, estratto come secondo singolo dall’album “unò-dué”, è un brano del cantautore romano Daniele Silvestri. Silvestri si affida a Ago Panini per la realizzazione di questo video-clip girato interamente nella piazza del Teatro Giuseppe Verdi nel centro di Trieste a pochi passi da Piazza dell’Unità d’Italia. Sulla Piazza, pedonale, si affacciano da un lato l’omonimo Teatro, il primo in Italia ad essere intitolato a Giuseppe Verdi. L’edificio nasce con il nome di Teatro Nuovo ed è uno tra i più antichi teatri lirici in attività. Il Teatro è stato il simbolo dell’identità culturale italiana della città, diffondendo la
Senilità
Emilio Brentani, scrittore triestino in crisi creativa, vive con la sorella Amalia. Esausto della monotonia della propria vita si butta a capofitto nell’amore per la giovane e bella Angiolina. La differenza d’età e di carattere porta i due a continui litigi e reciproche incomprensioni mentre la sorella cerca di farsi sposare da un mondano artista locale. Completamente girato a Trieste, con la presenza di Claudia Cardinale, il regista mostra gli angoli della città descritti da Italo Svevo. Si riconoscono il Molo Audace, la Vecchia Pescheria, il Canal Grande. Di grande interesse l’edificio a sei piani in via Lamarmora al civico
Sere Nere
“Sere nere” può essere considerato il cavallo di battaglia di Tiziano Ferro. Secondo brano estratto dall’album “111 Centoundici”, il singolo esce in cd solo in Spagna e Germania mentre in Italia rimane ai vertici delle classifiche per nove settimane come brano più trasmesso dalle emittenti radiofoniche. Il video-clip è girato in bianco e nero, interamente a Trieste. A fare da sfondo alle passeggiate di Tiziano Ferro si riconoscono il rione di Roiano, in particolare l’ex stabilimento della Stock, Piazza Hortis nel cuore del quartiere di Cavana, il rione Rozzol Melara e il prestigioso caffè letterario San Marco. Fondato nel 1914,
Soldati – 365 all’alba
Dopo il mese di addestramento, un gruppo di ragazzi appartenenti al terzo scaglione viene trasferito in una caserma del Friuli, ai confini con l’allora Jugoslavia. La trama si incentra sul rapporto tra il tenente Fili, fanatico della rigida disciplina militare, e il soldato semplice Scanna, ragazzo del sottoproletariato romano. Molte delle scene della vita in caserma sono state girate nel comprensorio del Centro Raccolta Profughi di Padriciano, sul Carso triestino, che oggi ne ospita il Museo. Tappa fondamentale nell’ambito dei “viaggi della Memoria”, per chi vuole conoscere o approfondire il dramma dell’Esodo giuliano-dalmata. Oggi nel salone è possibile assistere a
Solo un uomo
Traccia apripista dell’omonimo album di Niccolò Fabi, “Solo un uomo” è girato interamente a Trieste. Il brano racconta di un qualunque uomo che può vivere in qualsiasi città. Proprio per questo motivo Fabi sceglie Trieste, che pur con la sua forte identità, si rende riconoscibile ma al tempo stesso “confondibile”. Una curiosità: la canzone è scartata alla selezione del Festival di Sanremo del 2009 perché considerata troppo triste e malinconica. Si riconoscono tra le location gli interni e la terrazza dell’ex Casa del Lavoratore Portuale oggi sede della Casa del Cinema, le Rive e l’esterno di Palazzo Carciotti, fatto costruire
Tir
Film inizialmente pensato come documentario diventa poi un film di finzione, vincitore del Marc’Aurelio d’Oro al Festival di Roma 2013. Il regista segue un uomo che per ragioni economiche mette da parte il suo lavoro di insegnante, e diventa camionista. Per tutto il film lo spettatore è accanto a lui, “on the road”. Girato principalmente nelle autostrade del territorio, alcune scene sono state filmate all’autoporto di Fernetti (Trieste), uno dei punti di transito più importanti per le merci italiane dirette nei Balcani, altre davanti allo stabilimento balneare Ausonia: struttura storica di Trieste, costruito con lungimiranza alla fine degli anni ’30
Un amore e una vendetta
Liberamente ispirata a “Il Conte del Montecristo”, la fiction racconta la storia di Lorenzo Berman (Alessandro Preziosi) che finisce nei guai a causa di alcuni amici. La sua vita è guidata dalla vendetta e un giorno torna con una nuova identità proprio per riprendersi quello che è suo e distruggere tutti gli altri, compresa la sua fidanzata. Il regista, colpito da questa città di confine stretta tra mare e montagne, sceglie Trieste come set per le ambientazioni esterne. La strada Napoleonica e il Porto Vecchio si fondono così in un unico paesaggio volto a simulare una periferia disagiata. Le riprese
Un caso di coscienza 3
Tratta da un racconto di Leonardo Sciascia, la fiction narra la storia di un giovane avvocato in carriera che decide di abbandonare il proprio posto di lavoro per aiutare le persone più deboli e bisognose. La serie giunta ormai al suo quinto capitolo (in lavorazione) è ambientata e girata nel capoluogo giuliano, dove per esigenze di copione, la sede della Prefettura si trasforma nel Tribunale di Trieste, mentre gli interni di Palazzo Gopcevich, affacciato sul canale di Ponterosso, ospitano lo studio dell’avvocato Rocco Tasca, il protagonista interpretato da Sebastiano Somma. Tra le location triestine anche le Rive, il porticciolo di
Uno per tutti
Noir ambientato in una Trieste affascinante e oscura che racconta, tra passato e presente, le vicende di tre amici perseguitati dal ricordo di un episodio tragico della loro infanzia che li ha segnati per sempre. Gil, il capo del gruppo, oggi chiama i suoi vecchi amici alla resa dei conti. Numerose le location scelte a Trieste e provincia. Tra esse: il Carcere Coroneo, edificato nel 1911 dagli Austriaci, il quartiere di Roiano, spesso citato quando si parla dell’ astrofisica Margherita Hack che qui abitava fino alla sua morte, nel 2013. Dove oggi sorge il centro abitato una volta vi era
Va dove ti porta il cuore
Olga, un’anziana signora, vive con il marito Ernesto, la figlia Ilaria e la nipote Marta. Nata e cresciuta nel Carso triestino, ha una vita fatta di sofferenza e drammi familiari. Scrive così una lettera alla nipote in America, ripercorrendo la sua vita, raccontando le sue sensazioni e alcuni segreti. La Comencini sceglie Trieste e Opicina per il suo film che mette a confronto tre generazioni di donne. Olga scrive la lettera dalla villa di Opicina, ma gli eventi sono raccontati in città. Si riconoscono il Castello di Miramare, il parco di Basovizza, Samatorza e Monrupino dove ancora oggi si può
Zoran, il mio nipote scemo
Paolo Bressan: quarantenne alla deriva, cinico e misantropo, trascorre le sue giornate nell’osteria di un piccolo paese vicino a Gorizia. Un giorno si palesa suo nipote Zoran, uno strano sedicenne cresciuto sui monti della Slovenia. Paolo dovrà prendersi cura del ragazzino e ne scoprirà una dote bizzarra: è un vero fenomeno a lanciare le freccette. Per Paolo è l’occasione giusta per prendersi una rivincita nei confronti del mondo. Premiato dal pubblico al Festival di Venezia 2013, il film non ha avuto la solita promozione: l’invito era di recarsi a Casa Zoran, villa trasformata per l’occasione in una osmiza. Non sapete